Mediterraneo contemporaneo

Mediterraneo contemporaneo, il luogo della cultura altra

La visione decoloniale è centrale in questa rassegna, curata da Maria Rosaria Greco, che quest’anno è dedicata alla Tunisia, con appuntamenti che vanno dal 30 novembre al 3 dicembre, tra Napoli e Salerno, e un filo conduttore: democrazia e migrazioni.
Dopo l’edizione del 2021 dedicata al Libano era interessante passare al continente africano, alla riva sud del Mediterraneo. E la Tunisia in particolare vive un momento molto delicato: dopo la rivoluzione dei gelsomini del 2011 che cacciava il tiranno Ben Ali, oggi il Paese è una democrazia?
Nessuna riforma strutturale è stata adottata, sia in campo economico che sociale, e la Tunisia è rimasta intrappolata in una grave crisi economica, peggiorata dalla pandemia e dalla crisi energetica, che spinge sempre più giovani tunisini a prendere la via del mare verso l’Europa. In questo contesto qual è lo scenario artistico e culturale?
Di sicuro una delle grandi conquiste dei tunisini dopo il 2011 è stata la liberazione della parola, in questa libertà d’espressione trova spazio la nuova Tunisia, quella democratica, plurale, coraggiosa, che non vuole tornare alla dittatura. 
Mediterraneo contemporaneo vuole scoprire e ascoltare questa voce. Ogni appuntamento permette di conoscere da vicino la Tunisia, le sue tensioni culturali e sociali, i suoi sapori, la sua musica, e ogni ospite sarà un pezzo di questo racconto.

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Per maggiori informazioni: info@mediterraneocontemporaneo.com


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